Politiche sociali, ancora tutto fermo. Undici sindaci chiedono lo scioglimento del Piano di Zona

Politiche sociali, ci risiamo. Tutto fermo, servizi negati alla cittadinanza. Anziani, bambini, disabili senza sostegno, nonostante gli svariati milioni di euro messi sul piatto dalla regione e dal governo. Un fallimento totale quello del Piano di Zona di Avellino, e dopo un susseguirsi in crescendo di polemiche, che stavano per portare qualche amministratore a presentare un esposto in procura per interruzione di pubblico servizio, ora i 15 piccoli comuni chiedono ancora una volta lo scioglimento dell’ambito e il distacco dal capoluogo. Lo hanno fatto attraverso una richiesta formale indirizzata sia a Palazzo di Città che all’assessore regionale alle politiche sociali Lucia Fortini.

“Avellino da un lato e gli altri 15 comuni dall’altro”, si legge espressamente nella missiva, che denuncia le negligenze del capoluogo, “completamente disorganizzato”, secondo gli altri primi cittadini, “e con un ufficio di piano assolutamente inadeguato, costituito da personale individuato dallo stesso comune di Avellino”.

A nulla sono valsi dunque gli ultimi accordi e la nomina del nuovo coordinatore: cambiano i vertici ma lo stallo rimane. “Bloccati il reddito di inclusione, l’assistenza domiciliare agli anziani, il trasporto sociale, l’assistenza domiciliare ai disabili, i servizi di educativa ai minori, quelli di assistenza alla comunicazione nelle scuole, e tutti i restanti servizi programmati nel Piano di Zona sociale”: i dissidenti elencano tutti gli insuccessi di Palazzo di Città. Fino a quando non verrà decretato lo scioglimento dell’ambito, i comuni annunciano che non si siederanno più al tavolo con il capoluogo, fino a quando non verrà nominata una nuova amministrazione con cui provare ad avviare un dialogo serio e costruttivo.

“Ho la coscienza a posto”, ha ribadito più volte il sindaco Paolo Foti nelle ultime interviste in cui ha tracciato un bilancio del suo mandato. Subito dopo il voto, speriamo si sentano così anche gli elettori.

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