Insulti, calci e pugni al compagno: grave episodio di bullismo alla Da Vinci

Insultato e preso a calci e pugni da un compagno di scuola. Minorenni ancora protagonisti in negativo ad Avellino. Grave atto di bullismo alla scuola media Leonardo Da Vinci denunciato dai genitori della vittima, che si sono rivolti agli agenti della sezione volanti della questura diretti dal vicequestore Elio Iannuzzi.

L’episodio è avvenuto lunedì, durante l’orario di lezione. Secondo la ricostruzione della vittima, riportata dai parenti nella denuncia, approfittando dell’assenza temporanea del professore in classe, un suo compagno lo avrebbe cominciato ad insultare e poi a spingerlo. Poi, per deriderlo davanti a tutti , gli avrebbe calato i pantaloni, e infine lo avrebbe riempito di calci ai fianchi. Non sarebbe il primo episodio di bullismo subìto dalla vittima sempre dallo stesso ragazzo, e forse per il timore di altre ritorsioni, al rientro in classe del professore il 12enne sceglie il silenzio. Solo una volta arrivato a casa, a causa del protrarsi del dolore ai fianchi, decide di raccontare tutto ai genitori. Il giorno dopo la corsa in ospedale, al Moscati, per mostrare ai dottori i vistosi lividi sul corpo del figlio. I medici del pronto soccorso decidono di tenere il ragazzo un paio di giorni sotto osservazione, non solo per le ecchimosi. Il ragazzino infatti è apparso molto scioccato dall’accaduto, traumatizzato dal terribile trattamento ricevuto. Ieri le dimissioni dall’ospedale, due i giorni di prognosi.

In mattinata i genitori decidono di sporgere denuncia contro il bullo e i suoi genitori. Ora tocca agli agenti di polizia ricostruire precisamente quanto accaduto: verranno ascoltati i genitori del presunto bulletto, mentre il figlio avrebbe già raccontato la sua versione a scuola, sostenendo di essere stato il primo ad essere insultato e spinto, da qui la reazione. Poi toccherà alla dirigente scolastica della Da Vinci Giustina Monteforte e al professore, che oggi si sono chiusi in consiglio di classe per valutare sanzioni disciplinari, respingendo i giornalisti. Ovviamente, data la giovane età, dal punto di vista penale il ragazzo non è imputabile, ma rischia una segnalazione al tribunale dei minori.

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