40 anni dopo la 194. Ad Avellino la legge trova attuazione

Dopo 40 anni dalla sua entrata in vigore, la 194, la legge sull’aborto continua a far discutere. Sit in questa mattina da parte della Cgil davanti al Moscati, che sottolinea il problema della percentuale troppo alta di medici obiettori di coscienza all’interno della sanità campana, con percentuali che superano abbondantemente il 70 per cento, che rendono difficile la piena attuazione della legge

Avellino in questo campo però si segnala positivamente: all’interno del reparto di ginecologia del Moscati i medici obiettori di coscienza sono ad oggi il 60 per cento, che assicurano il 22 per cento del totale degli aborti dell’intera regione campania, con tante donne che arrivano anche da fuori regione. Il numero di interruzioni di gravidanza è in calo, in media con il trend nazionale, 1100 gli aborti eseguiti lo scorso anno, buona parte vengono richiesti da donne extracomunitarie. Ma il numero di personale medico disposto a sostenere queste donne è in calo, sale infatti il dato di obiettori di coscienza: questo comporta per gli altri dottori un sovraccarico di lavoro, e un notevole carico di stress vista la delicatezza del percorso

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