Fca: luci su Pomigliano, ombre su Pratola Serra. E da settembre allarme Fiom: “Ci saranno più ore di cassa integrazione”

In Italia la produzione di nove degli undici modelli previsti per l’Europa – uno sarà realizzato a Pomigliano – ma per Pratola Serra ancora nulla. Se da un lato il piano annunciato dalla direzione nazionale di Fca durante il faccia a faccia con i sindacati di categoria permetterà di raggiungere la piena occupazione entro la scadenza degli ammortizzatori sociali, cresce la preoccupazione per il futuro dello stabilimento irpino dove si continua a fare ricorso alla cassa integrazione e dove non ci si schioda – almeno per ora – dalla produzione di motori diesel che tra qualche anno saranno messi al bando. A Torino c’erano tutti: oltre alle rappresentanze italiane, le delegazioni di Polonia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Repubblica Ceca e Spagna. Martedì prossimo nuova tappa presso la fabbrica avellinese della Fca del leader Fiom De Palma. Terrà un’assemblea con i lavoratori dalle 13 alle 15. “E’ da due anni che esprimiamo preoccupazione per Pratola Serra – tuona Sergio Scarpa – siamo al decimo anno di ammortizzatori sociali. Tra luglio e agosto sia per ferie che per cassa integrazione lo stabilimento resterà chiuso per 40 giorni. Dico di più – conclude il segretario provinciale della Fiom – abbiamo la sensazione che da settembre il ricorso agli ammortizzatori sociali sarà ancora più consistente”.

I commenti sono chiusi.