Bilancio, la bocciatura di Foti inguaia Ciampi: spettro commissariamento

Gravi irregolarità contabili e finanziarie e inadempienze non sanate, appostamento tra i residui attivi di crediti di dubbia esigibilità, continui ricorsi ad anticipazioni di tesoreria, verifica dell’attendibilità dei valori patrimoniali iscritti, presupposti di avanzi di amministrazione non considerando i vincoli dei debiti fuori bilancio: i revisori dei conti bocciano senza appello i conti lasciati in eredità dalla giunta Foti (quelli elencati sono solo alcuni dei rilievi mossi) e mettono in salita la strada del nuovo sindaco Vincenzo Ciampi.

Parere non favorevole al consuntivo 2017, e ora Palazzo di Città è costretta a correre ai ripari. Un parere che era nell’aria, vista la durissima relazione arrivata dagli ispettori del ministero dell’economia e finanze poco prima del voto; un parere che smentisce e condanna il lavoro fatto e presentato da Foti e Iaverone; un parere che però contraddice le valutazioni degli stessi revisori dei conti, che negli ultimi tre anni hanno approvato tutto senza evidenziare così gravi criticità.

Tante le strade ora davanti a Ciampi, che prima vuole fare un analisi attenta dei rilievi dei contabili per capire come muoversi. Gli scenari vanno dal rimettere mano al bilancio, redigendone uno nuovo, alla possibilità della dichiarazione di dissesto, alla scelta di far commissariare il bilancio dal prefetto, con la nomina di un tecnico del governo incaricato di occuparsi dei conti e delle finanze dell’ente, fino allo scioglimento del consiglio comunale a seguito della mancata approvazione del bilancio e commissariamento totale di piazza del Popolo.

Ciampi ad oggi non si sente di escludere nulla, dice solo che si rifiuterà di coprire le magagne lasciate dal partito democratico e di essere pronto anche a mollare la poltrona nel caso in cui la situazione sia davvero troppo drastica e di lasciare il compito alla prefettura. Il prossimo passo sarà proprio questo: un confronto con il prefetto Maria Tirone per capire i tempi a disposizione.

Nodo politico con gli alleati: sull’eventuale ricorso al Tar, Ciampi conferma di aver preso in considerazione l’ipotesi di far riconteggiare le schede del primo turno di voto, quando il centrosinistra arrivò sopra al 50 per cento. La speranza è che a seguito delle verifiche, il risultato della coalizione di Pizza possa scendere sotto al 50, cosi’ i Cinquestelle si assicurerebbero il premio di maggioranza, in base all’esito del ballottaggio eleggendo 20 consiglieri in aula.

Questo andrebbe però a discapito non solo dell’opposizione, ma anche degli alleati, naturalmente innervositi dalla mossa. “Non ho fatto alleanze con nessuno -afferma Ciampi- non sono vincolato se non a linee programmatiche condivise” dice in un primo momento, facendo capire di voler andare avanti col ricorso. Emerge però netta la contraddizione di chi da un lato chiede agli alleati condivisione sul programma e allo stesso tempo prova a ridurne la presenza in consiglio. Ciampi incalzato dalle domande dei giornalisti riflette e prova a rassicurare il fronte del cambiamento, facendo un leggero passo indietro: ma la frittata ormai sembra fatta

 

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