Comune, Ciampi appeso un filo. Ma il centrosinistra tentenna

Sembra appesa a un filo la consiliatura Ciampi, ma visto che a recidere le ultime speranze del sindaco tocca al centrosinistra, tutto può succedere. Ufficiosamente, la linea è quella di staccare la spina attraverso dimissioni in massa durante il prossimo consiglio comunale, che dovrebbe tenersi la prossima settimana. E’ questa la scelta emersa al termine di un confronto tra i consiglieri del Pd, di Festa, dei popolari, a cui ha partecipato anche Cipriano. Dopo che Ciampi ha escluso categoricamente ogni possibilità di rimpasto, confermando invece la volontà di andare avanti con il ricorso al Tar con la speranza di trovare così la maggioranza, sembra non ci siano più possibilità di dialogo

Nessuno però parla chiaro e tondo di dimissioni. Non l’ha fatto Ambrosone per il partito democratico, non lo fa Festa, che preferirebbe lasciare la palla del governo ancora nelle mani di Ciampi, lo fa solo a denti stretti Cipriano. Gli unici convinti al momento, oltre ad Arace e Preziosi, sono i popolari: “L’apertura di Ciampi? Mossa disperata di un sindaco inaffidabile, per noi deve andare a casa subito”, dice l’avvocato Nello Pizza ai taccuini de ilciriaco.it. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo, per Pd e Festa, il consiglio provinciale: lo scioglimento del consiglio di Avellino toglierebbe la possibilità di voto, determinante visto il peso del capoluogo, ai consiglieri. Quegli stessi consiglieri che durante l’era Foti, hanno dimostrato più volte come le dichiarazioni incendiarie si annacquino nel momento dell’atto decisivo. D’altronde si sa, una poltrona è per sempre

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