Liceo Mancini, la Procura contesta alcuni calcoli nella super perizia: udienza rinviata al 24 settembre

Ulteriori accertamenti, due metodologie differenti di calcolo della vita residua dell’edificio che fuori dal gerco tecnico, sta ad intendere il tempo massimo entro il quale occorre mettere mano ad interventi di consolidamento e adeguamento della struttura: diversi anni secondo la su-per perizia commissionata dal giuidce per le indagini preliminari Vincenzo Landolfi all’ingegnere Perlingieri, pochi mesi secondo i tecnici della Procura della Repubblica. Ed è proprio l’applicazione delle metodologie alla base di questo complesso procedimento che porta a determinare l’urgenza dei lavori che ha fatto slittare al prossimo 24 settembre l’esito dell’incidente probatorio sul caso della sede storica del Liceo scientifico Mancini, il complesso di via De Concilii ad Avellino. C’era grande attesa intorno al risultato di questo confronto davanti al gip soprattutto alla luce delle risultanze dell’ultima perizia: “Nes-sun imminente pericolo di crollo dei solai che possono sopportare i carici previsti da un affollamento antropico tipico di un istituto scolastico. Tuttavia però la struttura non ha requisiti soddisfacenti dal punto vista sismico, ma questo non implica una immediata necessità di sgombero”. Così il consulente incaricato dal giudice Landolfi. I tempi per una riapertura, dunque, si allungano. Solo quando la procedura dell’incidente probatorio si chiuderà, l’amministrazione provinciale potrà presentare istanza dissequestro a meno che non sia direttamente il giudice per le indagini preliminari ad ordinare, dopo la consulenza richiesta, di togliere i sigilli all’edificio.

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