Terremoti, l’esperto: “L’Irpinia non può più attendere, avanti con studi e monitoraggi su edifici e sottosuolo”

Dopo quanto accaduto appena tre settimane fa in Molise – uno sciame sismico ha interessato la provincia di Cam-pobasso, le scosse sono state avvertite nitidamente anche in Irpinia – occorre da subito rimettere mano ai monitoraggi e ad eventuale interventi sul patrimonio edilizio sia pubblico che privato, così come occorerebbe effettuare uno studio puntuale sul comportamento del sottosuolo in caso di terremoti in un’area ad alto rischio come la provincia di Avellino. L’appello arriva dal professore Armando Lucio Simonelli, docente presso l’università del Sannio – uno dei massimi esperti al livello internazionale di geotecnica, quella disciplina che si occupa di studiare la meccanica delle terre e la sua applicazione nelle opere di ingegneria – protagonista recentemente di conferenze e incontri a Santo Domingo, una delle zone del pianeta interessate da eventi sismici importanti.
Sulle opportunità per i privati – fondi messi a disposizio-ne dagli enti locali, bonus fiscali del governo, cessione del credito, finanziamenti bancari – al comune di Avellino si era aperto un tavolo di lavoro con ordini professionali e associazioni di categoria – l’ultimo incontro alla chiesa nel maggio scorso. Ora più che mai, quel percorso va ripreso.

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