Comune, ecco il cambiamento: meno fatti, più social. Ciampi soffia le vele su facebook

Si fa sempre più dura la polemica social tra Ciampi e l’opposizione. Il sindaco, dopo essere stato bocciato sonoramente dal consiglio comunale sul programma, sbatte i piedi sui social e anticipando i manifesti annunciati dal sottosegretario Carlo Sibilia, soffia le prime vele su facebook contro chi si è permesso di votargli contro.

Due i post fino ad ora apparsi sulla pagina ufficiale del sindaco, i primi di una lunga serie. Ciampi infatti sta riportando ad uno ad uno i punti del suo programma mettendo alla berlina i consiglieri che hanno votato contro, sottotitolando la foto con i loro nomi, uno per uno.

“Non si tratta di gogna mediatica, sono semplici vele informative”, le hanno definite così Ciampi e Sibilia nei giorni scorsi. Peccato che quando si fa informazione sarebbe il caso di ascoltare e dunque pubblicare anche ciò che pensa l’altra metà del cielo; nel tal caso si dovrebbero esporre le motivazioni che hanno portato i 23 consiglieri a votare no, e durante il consiglio comunale di argomentazioni a supporto ne sono arrivate fin troppe. Tralasciare questa parte significa fare disinformazione, o meglio propaganda, null’altro, lo spieghiamo ai commentatori che si chiedono sotto i post come sia possibile che il centrosinistra abbia votato contro, ad esempio, la riqualificazione dell’ ex Isochimica: non hanno votato a sfavore del progetto in sè, bensì del libro dei sogni portato in aula da Ciampi, presentato in maniera confusa e superficiale, senza indicare coperture economiche e soprattutto senza un’idea sulla direzione strategica su dove si voglia portare la città, se non quella copiata da Verona. Il tutto condito da una manifestazione d’arroganza di renziana (sì proprio lui il tanto dileggiato) memoria

Ma le polemiche social non si fermano qui: Ciampi chiede le dimissioni di Nadia Arace, colpevole di aver pubblicato un post dove attacca il sindaco: “Ad Avellino, oggi, una donna viene presa a martellate in pieno centro. Il Sindaco? Era impegnato a chattare su facebook”, scrive la Arace, il sindaco si indigna e ne chiede le dimissioni, accusandola di strumentalizzare un grave episodio di violenza.

Ci esimiamo stavolta dal commentare, facciamo semplicemente notare a tutti che non è di questo che la città ha bisogno: non di un sindaco con tante chiacchiere e senza fatti e in continua campagna elettorale, non di un’opposizione che incalza l’amministrazione su facebook o che pensa alle poltrone provinciali. Siate seri, se ci riuscite

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