La strage silenziosa ed infinita: è morto un altro ex operaio dell’Isochimica
Continua la strage, silenziosa e infinita. Continuano a contare le vittime: con la scomparsa di Umberto Carpentieri siamo ad oggi a quota 26, ma il drammatico bilancio è – purtroppo – destinato ad aggiornarsi perché parliamo di un killer che sa nascondersi, ma che colpisce inerosabile. L’Irpinia piange un altro ex operaio della fabbrica dei veleni di Borgo Ferrovia, l’Isochimica. Lo ha ucciso la Leucemia, ma il nome dell’ex scoibentatore di Pratola Serra figura nelle lista delle parti offese del processo in corso presso l’aula bunker del carcere di Poggioreale a Napoli nonostante l’Inail non abbia riconosciuto la correlazione tra la sua malattia e l’esposizione all’amianto. Nei mesi scorsi erano venuti a mancare altri due colleghi dell’uomo. Delle condizioni di salute di chi ancora combatte hanno già parlato in aula i consulenti medici della Procura della Repubblica di Avellino e si parlerà anche venerdì prossimo. Sarà sentito il professore Umberto Moscato, docente universitario, insegna Igiene e medicina del lavoro: è il super perito dell’accusa che ha valutato le cartelle cliniche dei lavoratori – a settembre sempre in aula definì tutti gli ex addetti dell’Isochimica in pericolo di vita. Con lui sfileranno davanti al collegio presieduto altri operai. E intanto continuano le pressioni per riportare ad Avellino il processo. Un impegno in tal senso è stato as-sunto dal sindaco Ciampi che è alla ricerca di un luogo idoneo allo svolgimento delle udienze.
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