Picarelli, la maledizione degli alloggi popolari

Ennesimo stop and go per il social housing a Picarelli. Consistente nella realizzazione di 45 nuovi alloggi popolari, attraverso un cofinanziamento suddiviso da una quota di fondi regionali e l’altra garantita dai privati, che realizzeranno le case incassando poi gli affitti o i guadagni delle vendite a prezzi ovviamente calmierati, il progetto non riesce a decollare sette anni dopo la firma dell’accordo di programma tra il ministero delle infrastrutture e la regione campania.

L’ultima amministrazione era riuscita, tra varie difficoltà, a bandire la gara dal valore di 8 milioni e mezzo di euro, ma l’esito è stato infruttuoso: solo una ditta ha presentato l’offerta, giudicata però non idonea dalla commissione di gara, a causa di una variante progettuale presentata dallo stesso consorzio.

Gara dunque deserta, si deve ricominciare daccapo, ma visto il valore sociale dell’appalto, l’amministrazione Ciampi si è subito rimessa in moto. L’assessore ai fondi europei Carmine De Angelis, dietro richiesta esplicita alla regione, è riuscito innanzitutto ad ottenere un aumento del finanziamento della quota regionale, che da un milione e 600mila euro è passata a due milioni e quattro; intanto ha già avviato le procedure per un bando lampo, da chiudere in 20 giorni, che sarà meno restrittivo del precedente per permettere a più imprese di presentare la loro offerta.

Insomma un nuovo tentativo per avviare un cantiere molto atteso, dato che il resto dell’edilizia pubblica nel quartiere resta al palo. L’altro complesso infatti, che prevede la costruzione di nuovi 60 alloggi, è  fermo da mesi. La maledizione Picarelli continua a colpire, anche se il problema dell’ultimazione dei nuovi alloggi popolari colpisce tutto il resto della città. Via Francesco Tedesco, Valle, via Morelli e Silvati, sono più di un centinaio le case ferme a un passo dalla consegna. Ma tutto questo palazzo di città non lo sa

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