Bilancio in rosso, per Ciampi non c’è altra scelta: bisogna dichiarare dissesto

Bilancio in rosso, per l’amministrazione comunale non c’è alternativa: si dovrà dichiarare dissesto. E’ questa la scelta e la soluzione indicata dal sindaco Vincenzo Ciampi ai capigruppo consiliari in mattinata, al termine dell’analisi dei conti di Palazzo di Città. 36 milioni di euro di disavanzo, 16 milioni di euro di fatture liquidate ma non ancora pagate, l’assenza di liquidità di cassa che mette a rischio la spesa corrente, l’incapacità di riscuotere i tributi e l’impossibilità di fare fronte ai debiti fuori bilancio: per il sindaco e l’assessore alle finanze Gianluca Forgione in queste condizioni non si può fare altrimenti. Concorde Preziosi (ma non è l’unico), che da oltre sei anni predice la necessità di dichiarare default, rimasto inascoltato da Foti e dal partito democratico

Il dissesto arriverà in aula il prossimo 5 novembre, sarà il consiglio comunale a dover scegliere se sostenere la via tracciata dal sindaco o rispedirla al mittente. Sarà interessante vedere come il bilancio andrà a intersecarsi con la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco sottoscritta da 20 consiglieri dell’opposizione e appena protocollata. Il comune di Avellino rischia di trovarsi in panne e con un commissario alla guida con la politica intanto impegnata in una continua campagna elettorale, tanto che perfino le certezze dei numeri vengono letti con scetticismo. Per il Pd infatti il dissesto più che un calcolo tecnico è un calcolo politico, “una ripicca”, come l’ha definita il capogruppo democrat Enza Ambrosone: un giudizio inevitabile da parte di chi ha votato tutti gli ultimi bilanci e che potrebbe essere chiamato a risponderne davanti alla Corte dei Conti con tutti i suoi colleghi di partito. Secondo Dino Preziosi invece il dissesto rispecchia esattamente lo stato dell’arte

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