Mensa, Natale, bilancio: in comune è caos totale su tutti i fronti
Regna il caos totale a Palazzo di Città. Altro che rivoluzione della normalità, l’amministrazione Ciampi ha portato al potere la totale confusione, su tutti i fronti. Le difficoltà politiche non c’entrano nulla, i problemi sono squisitamente di ordinaria amministrazione.
Si parte dalla mensa. Secondo l’ultimo annuncio, sarebbe dovuta partire domani: l’assessore all’istruzione Michela Mancusi ha invece scoperto stamattina che la gara per l’affidamento provvisorio è andata deserta, quindi nessuna ditta si occuperà di sfamare i piccoli alunni delle scuole di Avellino, a digiuno, scolastico s’intende, dall’inizio dell’anno. Sono passati ormai due mesi e non c’è una data di inizio del servizio: probabilmente ora si dovrà attendere il responso del Consiglio di Stato, i giudici amministrativi dovranno fare chiarezza sull’appalto, solo allora si potrà andare avanti con l’aggiudicazione definitiva e poi si dovranno attendere i tempi tecnici per l’organizzazione. Fossimo nei bambini e nei loro genitori, chiederemmo nella letterina a Babbo Natale di fargli trovare almeno sotto l’albero il loro pranzo quotidiano.
A proposito di festività natalizie, anche qui si rischia un’altra frittata. Annunciato in pompa magna il Natale a 5Stelle, grazie a un totale di finanziamenti regionali che superano i 300mila euro, questa mattina l’assessore ai fondi europei Carmine De Angelis e la collega alle attività produttive Maura Sarno hanno spiegato l’iter. Prima il passaggio in commissione per l’ok al programma, poi sarà inevitabile andare in consiglio comunale per approvare la ormai celebre variazione di bilancio, che a Ferragosto fece saltare tutto il cartellone, infine, vista la cifra ingente, sarà necessaria preparare una gara europea per affidare l’organizzazione: tempi lunghi, con il Natale non così lontano, mentre nella vicina Salerno la settimana prossima si preparano ad accendere le luci d’artista.
Infine il bilancio: il sindaco Ciampi all’ultimo ha fatto saltare il confronto con i capigruppo non avendo ancora la delibera sul dissesto. La differenza di vedute con gli uffici del settore finanze sta rallentando i lavori, Forgione e il segretario generale sembrano voler tirare dritto, ma il dissesto rischia di non arrivare in aula nel fine settimana insieme al bilancio. Le altre forze politiche iniziano a insospettirsi e minacciano guerra in consiglio comunale senza la dovuta chiarezza; mentre il gruppo di Ciampi è imploso al suo interno: il Movimento 5Stelle perde pezzi e si declassa a 4 stelle. Da albergo di lusso ad affittacamere a ore, come quelle che sembrano ormai contate alla guida della città: andando avanti così, il passo è breve.
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