Sfiducia a Ciampi, il prefetto ‘diffida’ il consiglio. Si pensa al rinvio della mozione

Un vero e proprio ingorgo istituzionale quello in cui è finita Palazzo di Città, dove sfiducia e dissesto si intrecciano pericolosamente, mettendo un punto interrogativo sul destino non solo dell’amministrazione ma anche della città. Per questo ha deciso di intervenire il prefetto Maria Tirone che ha richiesto al consiglio comunale di fissare in tempi brevi una data certa in cui presentare la mozione di sfiducia, ricordando che c’è tempo fino al 26 novembre.
Ma l’orientamento di molti consiglieri del cosiddetto fronte della sfiducia nel frattempo è cambiato: alla fretta di chiudere la consiliatura anzitempo si è sovrapposta la necessità di fare prima chiarezza sui conti dell’ente. Questo non vuol dire un passo indietro sulla mozione di sfiducia, semplicemente un rinvio: il tempo di discutere in aula la dichiarazione di dissesto che presenterà in aula l’amministrazione Ciampi, che però potrebbe non arrivare a breve. Si attende la relazione dei revisori dei conti, vista l’incertezza il fronte della sfiducia potrebbe ritirare la mozione e calendarizzarla successivamente.
A decidere l’iter ci penserà la capigruppo venerdì, intanto tiene banco a Piazza del Popolo il caso Marotta. Ciampi, nonostante l’attacco del sottosegretario Carlo Sibilia, per ora ha preferito lasciare il dirigente del settore finanze al suo ruolo, una sorta di tregua armata in attesa che la bufera sul bilancio si calmi. Ma per Marotta, oltre dai 5Stelle, non arrivano buone parole anche dal consigliere d’opposizione Dino Preziosi: Marotta ha dichiarato che il dissesto sarebbe la morte civile per Avellino, la risposta di Preziosi la potete sentire nel video

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