Sfiducia a Ciampi, l’opposizione ora vacilla. Sibilia affonda: “Siete dei quaquaraquà”

Prima si diceva dopo le provinciali. Ora dopo il dissesto. Il dubbio è che a forza di rimandare, l’amministrazione Ciampi vada avanti ben oltre le previsioni. Inizia a vacillare infatti il fronte della sfiducia, preso in contropiede dalla proposta di dissesto del sindaco, e anche ingarbugliato dai movimenti elettorali in corso.
Ieri il presidente del consiglio comunale Ugo Maggio aveva dichiarato che era probabile il ritiro della mozione per permettere la discussione in aula del dissesto, la posizione è comune a molti altri consiglieri, anche se nelle dichiarazioni in pochi sembrano intenzionati a tornare indietro sulla data, il 26 novembre, ultimo giorno utile per calendarizzare la sfiducia, fornendo il maggior tempo possibile all’amministrazione per portare in aula il dissesto

Domani sarà la capigruppo a fare chiarezza: anche in caso in cui si confermi che il giorno sarà il 26, nulla vieta un ripensamento dell’ultimo minuto se i revisori dei conti avranno presentato il loro parere e si capirà dunque quando il dissesto potrà essere portato in aula. Se si andrà a dicembre, la mozione verrà ritirata: ma a quel punto bisogna capire se davvero verrà ripresentata. Mettere nel documento 19 firme un’altra volta non sarà così facile, Popolari, Cipriano, Festa e i consiglieri del Pd non sembrano ancora così aperti al dialogo, gli strascichi delle provinciali si sentono ancora e i movimenti elettorali sono già cominciati dividendo i protagonisti del centrosinistra.
“Giocare sulla pelle degli avellinesi per i propri interessi di poltrona è fuori da ogni categoria di comportamento umano: stanno tenendo in ostaggio il comune” coglie l’occasione il parlamentare 5Stelle Carlo Sibilia per l’ennesimo affondo, affidato come sempre ai social: “Sciascia saprebbe come definirli, certi consiglieri sono dei quaquaraquà”

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