La piscina comunale continua a fare acqua
La piscina comunale continua a fare acqua. La Polisportiva Avellino che ha in gestione la struttura non solo non sta versando al credito sportivo le rate del mutuo da due milioni e mezzo di euro, che rischia seriamente di ricadere sulle spalle già fragili del comune di Avellino, ma da due mesi non sta versando nemmeno gli stipendi ai lavoratori. Ed è caos: dipendenti sul piede di guerra, hanno proclamato lo stato di agitazione sostenuti dai sindacati, pronti anche a scioperare la prossima settimana nel caso di non buone risposte dalla proprietà.
Non solo gli ultimi stipendi fanno infuriare i lavoratori: mancano nelle loro tasche anche oltre 50mila euro di spettanze arretrate, riconosciute dall’ispettorato del lavoro, ma non ancora versate dalla polisportiva.
Il malumore tra i dipendenti sta creando non pochi disagi all’utenza: i servizi e i corsi all’interno della piscina funzionano a singhiozzo, almeno a sentire le lamentele che ci sono pervenute in redazione.
In tutto questo, diventa assordante il silenzio di Palazzo di Città: la giunta Ciampi, dopo un primo interessamento e una serie di confronti, ha preferito nascondere la polvere sotto il tappeto, ma il bubbone nel frattempo è cresciuto. E ora è a un passo dall’esplosione, con il rischio di chiusura della piscina, nessun servizio per l’utenza e lavoratori a casa.
Ciampi e i suoi non hanno presentato nessuna soluzione sul contratto in essere, nessuna idea per una futura gestione della struttura, lasciando il responsabile del procedimento, il comandante della municipale Michele Arvonio, che da tempo ha richiesto al comune un assistenza legale per gestire il contenzioso, completamente da solo. L’ennesimo clamoroso buco nell’acqua collezionato in soli 4 mesi di non amministrazione
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