Cinque mesi per un’ecografia all’addome al Moscati, quando la sanità finisce in lista d’attesa

Liste d’attesa al Moscati, abbiamo un problema. L’azienda ospedaliera ha pubblicato il nuovo aggiornamento, ma chi si aspettava un trend in miglioramento rimarrà deluso. I tempi delle prestazioni in alcuni settori crollano, per una visita urgente, da garantire entro tre giorni, il Moscati risponde in 43 giorni per quella endocrinologica, 45 giorni per quella neurologica, addirittura 73 giorni per farsi visitare dall’otorinolaringoiatra. Tempi da bradipo, a cui si aggiungono le brutte performance nell’esecuzione di una ecografia: per un’indagine all’addome servono addirittura 156 giorni, 5 mesi. Va meglio, si fa per dire, per un ecocolordoppler ai tronchi e ai vasi periferici, 36 giorni di attesa quando i tempi per prestazioni in classe b dovrebbero avere risposte entro dieci giorni; 74 i giorni che si attendono in classe d, quando l’attesa non dovrebbe superare i 30 giorni. Peggiorano rispetto a luglio i tempi per le tac, in classe b si deve attendere un mese, negli esami strumentali migliorano i riflessi per elettrocardiogramma da sforzo e audiometria ma 70 giorni rimangono sempre troppi.
Per il resto dei 43 settori monitorati l’ospedale si difende, a fronte dell’incredibile richiesta oncologia e cardiologia rispondono in tempi eccezionali, ma il problema c’è e il direttore sanitario Maria Concetta Conte non si nasconde e indica una via d’uscita. Il nodo nasce dal numero delle prestazioni richieste e dunque effettuate al Moscati: pressati dalla Regione, che ha richiesto l’abbattimento dei tempi d’attesa, l’ospedale ha risposto aumentando il lavoro del personale, ma questo ha provocato di conseguenza la crescita della domanda da parte dell’utenza. E così il Moscati si è trovato a dover gestire un numero di prestazioni in aumento del 20% rispetto allo scorso anno, oltre 80mila rispetto alle 70mila del 2017. L’eccesso di richieste non è l’unico problema: nel leggere i dati si capisce bene che i tempi di risposta sono critici per gli esami urgenti, ottimi invece ad esempio per le altre classi. Medici di base e pazienti dovrebbero cercare di comprendere che è meglio richiedere una prestazione in tempi anche leggermente più lunghi, classe B e D per intenderci, non ingolfando la classe d’urgenza: le attese saranno molto più brevi. (Un esempio su tutti: se prenoto in urgenza una visita dall’otorino dovrò attendere 73 giorni, se la prenoto in classe b, la fisserò in due giorni)

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