Natale, salta tutto. Ditta esclusa, cala il buio sulle festività di Avellino

Ad Avellino anche il Natale sta diventando una maledizione. Un vizio di forma nell’offerta presentata dalla ditta fa saltare l’affidamento della gara, niente luci e addobbi nel centro storico. Cala il buio sulle festività natalizie.
Eppure, due giorni fa, il Natale sembrava salvo. L’Atb consulting, azienda che già in passato si era presa carico di organizzare le feste, aveva risposto al bando pubblicato da Palazzo di Città ideato dall’amministrazione a 5Stelle: 120mila euro di finanziamento per alberi, musica, luci, proiezioni d’arte sui palazzi, per accendere il Natale avellinese. Quella dell’Atb era l’unica offerta pervenuta, l’appalto da realizzare era piuttosto complesso visti i dettagli indicati nel bando, ma l’azienda ha superato senza difficoltà le valutazioni amministrative ed economiche richieste. Ma proprio quando l’affidamento sembrava chiuso, ecco spuntare un vizio di forma nella compilazione della domanda, nella sua parte tecnica: un solo euro messo a copertura per le spese previste per la sicurezza, questa sembra sia la causa, una leggerezza pagata a caro prezzo.
Impossibile porvi rimedio, nonostante sia il commissario Priolo che il segretario generale Lissa abbiano cercato fino all’ultimo una via d’uscita, la legge è chiara: niente affidamento dunque niente Natale.
Il Grinch ad Avellino si è travestito da burocrate per rubare le feste alla città, c’è da dire che iniziano ad essere troppe le occasioni perse nel capoluogo per limitarsi a dire che si tratti solo di una serie di coincidenze sfortunate.
E mentre i commercianti sui social sfogano la loro rabbia per una città spenta e senza iniziative, “Diamoci da fare noi, diamo un pò di luce a questa città, inutile aspettare la pubblica disamministrazione” scrive Luca Sparano della Confesercenti, intanto il commissario Priolo prova a travestirsi da Babbo Natale e salvare le festività in extremis. Il tentativo è una nuova pubblicazione del bando, questa volta in forma privata, con la speranza di trovare risposte rapide da aziende con requisiti sul Mepa, se va male l’ultima carta resterebbe un’insperato affidamento diretto. Ma i tempi ristretti e la particolarità del bando non fanno ben sperare.
Altra tegola sul Capodanno: il concertone non salta, ma l’agenzia che aveva proposto Biagio Izzo e Le Vibrazioni si è tirata indietro all’ultimo, diffidente sulle garanzie di Palazzo di Città. Il direttore artistico del finanziamento teatro, che si occupa dell’evento, sta cercando altri artisti: ci esimiamo stavolta dal fare nomi e previsioni, a Piazza del Popolo ogni illusione si trasforma in delusione

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