Pietro Foglia, il tecnico e il politico: dall’Università alla presidenza del consiglio regionale

Se ne va un politico che prima ancora che nelle istituzioni si è affermato nel campo della ricerca accademica e delle gestione delle imprese. Pietro Foglia ci ha lasciati prematuramente: a marzo aveva compiuto 68 anni. Così come ci aveva abituati nell’agone della politica, negli ultimi mesi si è battuto come un leone. L’uomo, il tecnico e il politico: in tasca una laurea in Ingegneria Meccanica conseguita all’Università degli Studi di Napoli ed un master in Business and Administration a Washington. Docente e ricercatore presso la Cattedra di Impianti Tecnologici della “Federico II” è stato membro della direzione tecnica della società Aeritalia e responsabile dell’ufficio di Avellino della “Cassa per il Mezzogiorno” dove si è occupato della programmazione degli interventi connessi al reinsediamento delle popolazioni terremotate. Negli anni ’80 l’avvio della carriera politica prima come consigliere e poi come sindaco del suo comune, Baiano. Successivamente la presidenza dell’Asi e la scalata al consiglio regionale fino allo scranno più alto, quello di presidente negli ultimi anni della giunta Caldoro. Eletto in regione nel 2010 con una valaga di preferenze – 15mila – aveva anche ricoperto il numero uno della commissione agricoltura. Stesso risultato eccezionale, in termini di voti, nel 2015, ma l’elezione sfumò a causa del meccanismo elettorale di attribuzione dei seggi. A marzo di quest’anno in campo con Forza Italia nel colle-gio di Avellino alla Camera dei Deputati. “Perdiamo un autorevole protagonista della politica” – ha scritto in una nota Cosimo Sibilia. “Scomparsa prematura che addolora me e tutti gli organismi di rappresentanza dell’Asi dove Pietro ha lasciato un ricorso indelebile” – ha fatto sapere l’attuale presidente del Consorzio Vincenzo Sirignano.

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