Bollette Alto Calore, esposto in Procura contro la società di riscossione: è bufera

Non bastavano i solleciti per bollette vecchie anche di 30 anni per cui crediti non più esigibili dovuti perché i pa-gamenti sono ampiamenti prescritti e neanche l’invio di richieste a utenti defunti, il salto di qualità della Crearci – la società che ha il mandato dall’Alto Calore per la riscossione – è finito sul tavolo sia del Procuratore capo di Avellino Cantelmo sia su quello dell’Antitrust.
Un’ulteriore grana per la società di corso Europa sulla quale pende già la denuncia presentata lo scorso 12 otto-bre ai carabinieri da parte di altre tre associazioni: Adoc, Federconsumatori e Movimento Difesa del Cittadino. L’esposto faceva riferimento agli aumenti della tariffa, ritenuti illeggittimi. E intanto in ballo nella prossima as-semblea dei soci convocata per il 21 dicembre c’è il futuro dell’Alto Calore: i sindaci non vogliono ricapitalizzare, si ipotizza l’apertura ai privati, ma come annunciato l’altro giorno a Irpinia tv dal presidente di Confindustria Avellino Pino Bruno, nessun imprenditore locale è per ora interessato all’operazione.

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