Falda acquifera inquinata, l’Eic se ne lava le mani

Piano di caratterizzazione, l’Ente idrico campano se ne lava le mani. L’Eic – ovverosia l’ente che si occupa dell’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato – si è dichiarato incompetente rispetto al piano di monitoraggio della falda acquifera, nel comprensorio Solofra-Montoro. L’area dal 2014 è interessata dalla contaminazione da tetracloroetilene.

A redigere il piano – su mandato dei primi cittadini di Montoro e Solofra – era stato l’Ato Calore irpino. Dal 2014 ad oggi però il piano non ha ancora superato la fase della progettazione. Oggi la nuova tappa in Regione Campania nel corso della quale è emersa la necessità di apportare delle correzioni tecniche.

Il tetracloroetilene è un inquinante che, anche una modesta quantità, può determinare un inquinamento costante e diffuso. Dopo quattro anni si è ancora fermi all’approvazione del piano di caratterizzazione utile a comprendere la possibile origine e l’estensione della contaminazione.

Un primo step al quale dovrà seguire poi l’intervento di bonifica.

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