Ruspe e mezzi in fiamme per l’assalto al portavalori, un film già visto
Mezzi in fiamme e ruspe per “aprire” i furgoni portavalori come delle scatolette di tonno. Vi ricorda qualcosa? Esatto, il colpo messo a segno lo scorso 4 dicembre lungo il raccordo autostradale Salerno-Avellino tra Serino ed Atripalda.
Questa volta però i malviventi hanno preso di mira un furgone portavalori dell’Ivri nei pressi di Mellitto, nel Barese. Un commando armato ha bloccato il mezzo e per chiudere la strada ritardando l’arrivo delle forze dell’ordine, ha dato fuoco a due mezzi pesanti sulla carreggiata.
Per aprire il portavalori, i banditi hanno utilizzato delle ruspe. Il furgone era diretto a Matera per rifornire gli uffici postali del denaro necessario a pagare le pensioni. il bottino ammonterebbe ad 1,5 milioni di euro. Il commando era composto da almeno quattro persone, mascherate e armate con fucili mitragliatori. I rapinatori hanno usato le ruspe per sfondare il blindato al cui interno erano in servizio tre guardie giurate. Nessuna di loro è rimasta ferita.
Sull’accaduto indagano i carabinieri di Altamura.
Un film già visto in Irpinia, insomma. Ed una delle piste seguite dagli investigatori dopo il raid del 4 dicembre lungo l’arteria autostradale portava proprio alla Puglia. Stando infatti alle testimonianze delle guardie giurate e di alcuni testimoni in quel commando c’erano alcuni uomini dal forte accento pugliese.
Non è da escludere che la dinamica simile del doppio assalto a portavalori possa diventare materia di confronto tra le due Procure interessate alle indagini delle rapine.
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