Treni, a un chilometro dalla meta: a Codola lo snodo del futuro di Avellino

E’ Codola lo snodo dove si divide il futuro di Avellino. Da un lato il persistere nell’isolamento che la condanna da tempo, dall’altra la possibilità di entrare nel circuito ferroviario che conta, finalmente a contatto con il resto della Regione e d’Italia.

A Codola infatti si intersecano, senza mai toccarsi, il tracciato attuale dell’Avellino Napoli e la linea Monte Vesuvio, quella dell’Alta Velocità che da Salerno passa per Napoli fino ad arrivare a Roma e poi al nord Italia. L’idea per rilanciare il capoluogo irpino è quelle di metterle in collegamento attraverso una bretella di poco più di un chilometro. Così facendo, i treni che partono da Avellino, una volta giunti a Mercato San Severino, anzichè tirare dritto per Nocera e Pompei per arrivare a Napoli, possano raggiungere il capoluogo partenopeo innestandosi direttamente sui binari dell’Alta Velocità. Così facendo si arriverebbe a Napoli in circa 50 minuti.

Una svolta epocale, in una città oggi separata dal golfo partenopeo da un’ora e 45 minuti, tanto ci mette oggi l’unico treno che collega i due capoluoghi. Il progetto, nella mente dei tecnici di Rfi, ve lo abbiamo anticipato in anteprima sabato e la notizia è diventata subito virale. Questo sottolinea la fame di ferro che hanno gli avellinesi, che pretendono, a ragione, di avere un servizio di trasporto pubblico degno del 2019. Per questo oggi siamo venuti qui a Codola, per mostrarvi come un chilometro di binari potrebbe cambiare la prospettiva di un’intera provincia. Questo è uno stralcio dello speciale che pubblicheremo integralmente domani

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