Piazza Castello, ultima chiamata per la ditta: cantiere a una svolta

Piazza Castello, ultimatum per la ditta da parte del comune. Dopo aver ottenuto il dissequestro da parte della procura, comunque vincolato ai risultati dei campionamenti dell’Arpac che confermino la bontà del progetto di bonifica terminato un anno fa, Palazzo di Città cerca di imprimere la svolta per il cantiere di riqualificazione della piazza, fermo dal 2012.

I problemi legati all’inquinamento del sottosuolo hanno ritardato notevolmente i lavori, causando anche un contenzioso con la Cogepa, la ditta appaltatrice, finito in tribunale, con la richiesta della società edile di un risarcimento di oltre sette milioni di euro. Oggi la prima udienza in aula di un procedimento ancora alla sua fase preliminare, che vedrà la tappa successiva svolgersi il 26 marzo prossimo. Non sono andati a buon fine i tentativi di un accordo tra le parti in extremis, le cifre proposte da Piazza del Popolo non sono state ritenute congrue da parte della Cogepa, che ha scelto di recuperare le perdite causate dal fermo del cantiere in via giudiziale: se il comune fosse condannato a pagare sarebbe l’ennesima mazzata per le sue casse.

Mentre il contenzioso va avanti, Palazzo di Città pensa nel frattempo a concludere i lavori della piazza e anche qui il destino è legato a doppio filo alle scelte della Cogepa: il settore lavori pubblici ha convocato i rappresentanti della ditta per valutare se nonostante il contenzioso ci sia la volontà di chiudere il cantiere; se così non fosse il comune, affidandosi al codice degli appalti, sceglierà se pubblicare un altro bando o consegnare i lavori alla ditta arrivata seconda durante la prima gara. Comunque vada, Piazza Castello è a una svolta: dal momento della ripresa del cantiere, serviranno circa sei mesi per rimettere a nuovo l’agorà, assieme alle rifiniture di Piazza Duomo e degli scavi archeologici, inclusi all’interno degli stessi lavori della Collina della Terra

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