“Centro autismo, a maggio si apre”: Priolo pensa già alla gestione. Ma il proprietario non sa nulla

Centro autismo di Valle, anche il commissario Priolo sfida la maledizione e non resiste a lanciare l’ennesimo annuncio sulla fine del cantiere. “A maggio i lavori saranno completati”, comunica Palazzo di Città in una nota firmata dal segretario generale Vincenzo Lissa. E in effetti i lavori avanzano, e risolto l’ultimo intoppo nei pagamenti e con la realizzazione del muretto lungo la strada provinciale, nulla dovrebbe fermare la ditta fino al completamento dell’opera attesa da dieci anni.

“Entro il termine previsto dei lavori, si provvederà alla definitiva acquisizione dell’area”, prosegue il comunicato stampa, “secondo le modalità previste dall’ordinamento in materia di esproprio. A tal fine è stato costituito un tavolo intersettoriale”, comunica sempre il segretario, “con il compito di valutare e approfondire ogni adempimento necessario”. Scaduti i termini per l’esproprio, la carta da giocare da Palazzo di Città è l’acquisizione sanante, già deliberata all’unanimità dal consiglio comunale ai tempi del sindaco Foti, e per cui sono già stati stanziati 500mila euro, trovati coi fondi europei grazie all’ok del governatore De Luca. Peccato però che fino ad oggi nessuno abbia fatto i conti con Pescatore, il proprietario del terreno, che fino ad oggi non ha ricevuto, ci conferma il suo legale Emilio Paolo Sandulli, nessuna notifica di avvio del procedimento. E c’è di più, il comune avrebbe tentato un approccio con il proprietario per iniziare a intavolare un accordo, ma Pescatore dall’America, dove vive da anni, ha detto di non volerne sapere. Questo comunque non fermerebbe l’avvio del procedimento di acquisizione sanante, che il comune può far partire senza il consenso dell’interessato, ma Pescatore dopo avrà due possibilità: o impugnare l’atto davanti al Tar, e la questione si allungherebbe ben oltre i tempi ottimistici di Piazza del Popolo, oppure accettare l’esproprio del terreno ma alzando la posta sull’importo. In questo caso l’intoppo  sarebbe solo di tipo economico e non fermerebbe l’iter, ma farebbe piangere le casse già disperate del municipio.

Tutto è ancora in forse quindi, mentre il comunicato stampa conclude pensando già alla futura gestione del centro, con il coinvolgimento dell’Aipa e delle varie associazioni e degli enti interessati. Ma forse sarebbe meglio fare un passo alla volta

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