Le imprese crescono, ma l’export cala

Il sistema impresa nel suo complesso tiene nonostante il grande affanno registrato nel 2018, ma fatta eccezione per l’enogastronomia, il made in Irpinia perde quota sul fronte delle esportazioni. Luci e ombre sul tessuto economico e sociale della provincia di Avellino nel bilancio dell’anno che da poco si è chiuso. Partiamo dalle note positive. Secondo Unioncamere il saldo tra nuove attività messe in piedi e saracinesche abbassate seppur di mezzo punto percentuale è positivo: 2699 contro le 2.507 chiusure. Tutto sommato è andata bene, sospiro di sollievo: bene il settore servizi, male edilizia e commercio. Ed è decisamente negativo, invece, il dato relativo al terzo trimestre 2018 sulle esportazione del manufatturiero che riguarda in buona sostanza la media e grande industria: in fumo in pochi mesi 84 milioni di euro, meno 9,2%. E nel vortice ci finisce un po’ di tutto dal metalmeccanico al tessile all’elettronica.

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