Piano di zona, Priolo sospende la determina dello scandalo

Piano di zona, il commissario Priolo non lascia passare nulla e dopo aver ascoltato il nostro servizio sull’ultima scandalosa regalia dal vago sapor clientelare nel settore delle politiche sociali, ha richiesto chiarimenti sulla determina che è stata immediatamente sospesa. D’altronde la vicenda è piuttosto borderline da un punto di vista della legalità.

Il coordinatore del piano di zona Luigi Cicalese aveva concesso ulteriori 36mila euro alla cooperativa che si è aggiudicata il servizio di segretariato sociale, cioè lo sportello d’ascolto per le prese in carico delle famiglie indigenti. Ma il bando, dal valore di 145mila euro per svolgere il servizio per un anno, era appena stato affidato, e l’aggiunta di questi 36mila euro, una cifra di quasi un terzo del valore totale dell’appalto, rischia di ricadere tra i casi di turbativa d’asta. Il motivo poi per cui erano stati concessi questi fondi aggiuntivi lasciava ancora più perplessi: il progetto originale del bando non contemplava le figure di 4 psicologi, che all’improvviso sono diventati fondamentali per l’espletamento del servizio: i fondi in aggiunta servivano a pagare le retribuzioni. Insomma, un nuovo caso di improvvisazione all’interno di un settore che da anni non funziona, lasciando senza assistenza ragazzi disabili, anziani, minori e famiglie in difficoltà economica. Eppure alla cooperative che dovrebbero gestire il settore i soldi arrivano

Ma il segretario generale di Palazzo di Città Vincenzo Lissa ha richiesto immediatamente verifiche, l’affidamento dunque è sospeso in attesa di venir probabilmente annullato in autotutela. Chissà che passi la voglia di provarci di nuovo e di iniziare a fare le cose serie nel campo delle politiche sociali

 

 

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