Con l’Arpac a caccia di veleni nel fiume Sabato

Dopo i tubi della vergogna, i veleni dell’acqua. E’ partita oggi la fase due di un intervento straordinario di controllo sullo stato di salute dei principali fiumi irpini voluto dal direttore del Dipartimento di Avellino dell’agenzia regionale per l’ambiente, Pietro Vasaturo. Osservato speciale in questa prima fase – e non poteva essere diversamente dopo gli inquietanti episodi registrati anche di recente – il Sabato. Insieme agli operatori dell’Arpac ci siamo calati fin nel letto del fiume, nella zona di Ponte Sabato – comune di Pratola Serra, a ridosso della Fca. In tutto sono 15 i punti scelti per effettuare i controlli: in questo caso si tratta della zona più a valle di tutto il nucleo industriale di Pianodardine. Prelevati campioni di acqua alla ricerca di sostanze pericolose e nocive sia di natura biologica che chimica. Contemporaneamente con l’utilizzo di una sonda sono stati misurati altri parametri: temperatura e grado di ossigenazione dell’acqua. In attesa dei risultati dai laboratori, la prima fase del monitoraggio – quella relativa agli sversamenti avviata a novembre scorso – si è chiusa con un bilancio pesante: tra Sabato, Fenestrelle e Solofran individuati trecento punti di costruzione con un serio rischio di esondazione e circa 150 scarichi sospetti.

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