Piano anti-smog, Priolo ‘avverte’ i sindaci dell’hinterland

“Se i sindaci dell’hinterland non rispetteranno gli accordi che andremo a sottoscrivere, sarò costretto a tutelare in ogni sede il comune di Avellino”. Il commissario Giuseppe Priolo sull’inquinamento non ha più voglia di scherzare, e dopo aver convocato i primi cittadini dei comuni limitrofi ad inizio seduta avvisa subito i colleghi. Il capoluogo è stanco di dover affrontare da solo il problema delle polveri sottili che riguarda l’intera Valle del Sabato, il protocollo d’intesa firmato in epoca Foti è rimasto lettera morta, mai applicato dai sindaci dell’hinterland, mentre Avellino si è guadagnato nel frattempo la maglia nera di capoluogo più inquinato d’Italia.
Le ordinanze anti-smog vengono però emesse solo da Avellino, diventando di conseguenza provvedimenti spot con risultati controproducenti, facendo infuriare autombilisti e commercianti e non arginando gli sforamenti delle polveri sottili. D’altra parte, molti primi cittadini non sono convinti che limitare il traffico sia la risposta giusta per affrontare il problema.
Servono la collaborazione di tutti e misure condivise, per questo Priolo ha dato il via al primo di una serie di tavoli tecnici, che prevedono la presenza anche di Asl e Arpac, dove i sindaci dovranno trovare le idonee soluzioni. Alla convocazione del commissario hanno risposto presente tutti i primi cittadini dell’hinterland, una partenza che fa ben sperare, obiettivo comune limitare l’inquinamento nell’aria, mentre le centraline dell’Arpac in città e presso lo Stir hanno già segnalato un terzo degli sforamenti concessi durante tutto l’anno. Il futuro protocollo verrà sottoscritto anche dalla prefettura, da quel momento la linea dovrà essere comune e condivisa e soprattutto applicata

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