Acquisto stadio, De Cesare: “Non era in programma, ma valuteremo”

“Quando ho acquistato l’Avellino calcio l’ipotesi di entrare in possesso dello stadio non era assolutamente in programma e con il comune d’altronde fino ad oggi la questione non si è mai nemmeno posta. Ma se la struttura venisse davvero messa in vendita è naturale che faremo le nostre valutazioni”. Il patron dell’Avellino Gianandrea De Cesare, contattato telefonicamente, non nasconde, da buon uomo d’affari ancor prima che di sport, un eventuale interesse alla notizia, riportata dal Mattino, della volontà della triade commissariale di voler cedere lo Stadio Partenio al miglior offerente pur di risanare le disastrate casse comunali. De Cesare precisa però che non era nelle sue intenzioni iniziali, preoccupato più di far risalire la china sportiva alla sua squadra e riportarla nel calcio che conta e che merita, ma è chiaro che se l’ipotesi diventasse concreta diverrebbe il primo interlocutore, con la combinata stadio e palazzetto che potrebbero trasformare quella parte del capoluogo che bacia Montevergine in una vera e propria cittadella dello sport. L’idea fa sognare, ma per ora meglio restare coi piedi per terra. L’ipotesi è stata sì lanciata dal subcommissario Ricciardi durante una riunione in comune lo scorso 21 febbraio, ma i tempi per renderla operativa sarebbero molto lunghi e il procedimento parecchio complesso, e sarebbe da porre la questione di opportunità se sia il caso che una decisione così importante per l’intera città possa essere presa da un commissario di passaggio

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