Metro leggera, ripartono i lavori. Ma è buio pesto per la messa in funzione

Nove mesi e 24 milioni di euro dopo Avellino torna ad occuparsi della metropolitana leggera.
Il comune prepara infatti la ripartenza degli ultimi lavori dell’opera, fermi dallo scorso luglio, e nomina il nuovo responsabile del procedimento, l’arch. Anna Freda, nonchè il nuovo direttore dei lavori, l’ing. Diego Mauriello.
Pali e bus sono già stati pagati da tempo, installate anche le videocamere mancano solo le rifiniture, qualche pilone da spostare e qualche pensilina da mettere qua è là. Ma il 95% dell’intero sistema di trasporto a basso impatto ambientale, pensato 20 anni fa nel 1999, iniziato a realizzare dal 2005, è stato completato; per chiudere il cantiere manca davvero poco, il problema è che manca davvero tanto invece per vedere gli autobus entrare in funzione.
Mentre il comune continua a pagare 15mila euro l’anno per l’assicurazione dei mezzi, fermi da anni nel deposito dell’Air di Via Nazionale, nessuno a Palazzo di Città si è mai preoccupato della gestione del servizio. Gli autobus, a basso impatto ambientale, tutti diesel euro 5, che percorrebbero il loro tragitto sfruttando la corrente elettrica, una risposta ideale dunque ai problemi di inquinamento della città, hanno un costo di gestione troppo elevato per le casse di Palazzo di Città. E nemmeno la Regione, cofinanziatrice assieme allo Stato dell’opera dal valore totale di 24 milioni di euro, ha avuto un sol pensiero, non inserendola tra i servizi da offrire nel bando del trasporto pubblico locale. Di conseguenza l’Air fa finta che quei pali e quegli autobus neanche esistono. Vorrebbero farlo anche gli avellinesi, ma quei pali piazzati in mezzo ai marciapiedi continuano a ricordargli quanto incapaci sono riusciti ad essere i loro amministratori

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