Elezioni: nel centrodestra Sibilia prova a ricucire. Cs: De Mita ostile a Cipriano

Nel centrodestra e nel centrosinistra torna tutto in discussione. Risolta la questione interna in Forza Italia, con il coordinatore provinciale Cosimo Sibilia pienamente legittimato dal segretario regionale Domenico De Siano a dettare la linea dei berluscones, lo scenario potrebbe prendere una piega inaspettata. La strada finora difesa con i denti, di un civismo che avrebbe in Dino Preziosi il candidato apicale, non ha portato i frutti sperati, quelli cioè di allargare il campo. Ora l’onore concesso da Napoli a discapito di Lady Mastella comporta anche oneri, e la possibilità, alle condizioni date, di portare a casa un magro bottino il 26 maggio, è un rischio che Sibilia eviterebbe volentieri.

Così assieme ai suoi sta valutando un passo indietro per creare le condizioni di un centrodestra compatto con Lega e Fratelli d’Italia, sfoggiando di nuovo il simbolo di Forza Italia. Una scelta di buonsenso per sfruttare l’onda nazionale e mettere in difficoltà 5Stelle e le corazzate di centrosinistra che si stanno preparando; naturalmente però l’accordo si potrà fare solo su un nome superpartes: Forza Italia proverà a far passare il nome dello stesso Preziosi, ma si potrebbe pure convergere sull’avvocato Biancamaria D’Agostino. Si vedrà, i vertici regionali nel caso dovranno giocare un ruolo principale

Non meno movimentato il quadro nel centrosinistra: mentre Festa, De Caro e D’Agostino sono già in campagna elettorale, Pd e Popolari devono trovare ancora il loro candidato. Difficile pescare un’alternativa a Luca Cipriano, ma continua a crescere il malcontento su un nome ingoiato a forza invece che una scelta condivisa. Nello stesso Pd D’Amelio e De Luca sembrano più rassegnati che convinti, De Mita invece ha deciso di bussare direttamente a Napoli, dal governatore e dal segretario regionale Leo Annunziata, per evitare un candidato molto sgradito a Nusco. Il problema è che manca un altro nome di convergenza: i nodi dovranno comunque essere sciolti domani al nuovo tavolo di via Tagliamento, anche se a queste condizioni, come lo scorso anno, il cerchio rischia di chiudersi solo all’ultimo minuto

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