Caciocavalli taroccati, maxi sequestro dei forestali: 100mila euro di formaggi stagionati tolti dal mercato

Altro che impiccato, questa volta il tradizionale caciocavallo irpino è stato taroccato. Il gruppo forestale dei carabinieri ha sottoposto a sequestro 270 pezzi di caciocavallo, 2000 mila pezzi di formaggio stagionato e distrutto sul posto 116 caciotte; 100mila euro il valore totale della merce ritirata dal commercio.

Un maxi sequestro operato ai danni di una nota cooperativa agricola di Zungoli, i cui prodotti recavano informazioni e perfino ingredienti falsi. A seguito di controlli amministrativi eseguiti assieme al personale del Servizio Veterinario Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche dell’A.S.L. di Avellino, le forze dell ordine hanno infatti accertato che le etichettature dei formaggi pronti alla vendita contenevano indicazioni non veritiere, e così ad esempio veniva spacciato per ‘caciocavallo podolico irpino di grotta’ una comune caciotta prodotta con comune latte vaccino, pastorizzato e caglio di bovino anzichè utilizzare il latte crudo intero e il più pregiato caglio di agnello o capretto; in altri casi è stato impossibile rilevare la rintracciabilità del prodotto e sono stati riscontrati difformità nelle etichettature e nelle procedure relative alla linea di lavorazione. La maggior parte dei formaggi stagionati veniva prodotto in altre località rispetto a quelle esposte nell’etichetta, alcuni trasportati in sacchi di plastica non conformi e attraverso un veicolo sprovvisto di registrazione per il trasporto di alimenti.

Per questo motivo il gestore e il legale rappresentante della cooperativa assieme a due dipendenti sono stati denunciati per favoreggiamento reali, frode nell’esercizio del commercio, commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico , vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine, contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari e ricettazione, e sanzionati con una multa da 16.500 euro

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