Solofra, il distretto conciario va oltre la concia

In attesa che comune di Solofra e Consorzio Asi trovino la quadra sul cambio di destinazione d’uso aprendo quindi al riutilizzo degli opifici industriali dismessi, ci ha pensato il Consiglio di Stato a segnare un punto a favore della nascita di attività d’impresa differenti da quelle legate alla concia in zona industriale.

Tutto nasce dal lungo braccio di ferro giudiziario che ha in questi anni visto opposti la proprietà del bar San Vito ed il comune di Solofra. L’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e benvade è stata emessa da palazzo Orsini nel 2006.

Nel 2011 il primo atto del contenzioso.

Dopo un sopralluogo del comando polizia municipale, il comune eccepisce la realizzazione di opere all’interno dell’attività commerciale “ritenute non consentite dall’atto autorizzatorio. Opere finalizzate a mutare la destinazione d’uso di parte del piano terra ad esercizio bar, a sua volta ritenuta incompatibile con la destinazione industriale dell’area su cui sorge l’edificio”. Insomma quel bar in un immobile ad uso industriale nella zona industriale di Solofra proprio non ci poteva stare, secondo il comune.

Arrivano le prime ordinanze di sospensione dell’attività alle quali seguono i ricorsi per impugnarle. Il braccio di ferro dal tar (a difendere la proprietà dell’esercizio commerciale il legale Michele De Piano) arriva al Consiglio di Stato (gli avvocati Marcello Fortunato e Dario Gioia).

Fermo restando le norme del Piano Asi vigente che escludo “nella zona industriale di Solofra ogni attività diversa da quelle industriali e commerciali afferenti alla produzione e vendita di capi in pelle, nonché da quelle ‘collaterali’ alle stesse”, i giudici hanno però evidenziato che se “il comune nel Piano degli esercizi commerciali ha ammesso la possibilità di rilasciare autorizzazioni per esercizi di Somministrazione in quelle stesse aree per di più al piano terra di un edificio originariamente destinato nella sua interezza ad attività industriale. Ne discende che la destinazione dei locali ad esercizio di somministrazione di alimenti e bevande era non solo autorizzata dalla stessa Amministrazione comunale, ma anche in linea con la destinazione di zona quale riveniente dal “combinato disposto” delle prescrizioni del P.R.T. e del Piano degli esercizi commerciali”.

Soddisfazione è stata espressa da Gaetano De Maio – consigliere delegato all’area industriale – : “un segnale importante che va nella giusta direzione di aprire l’area industriale solofrana a nuove opportunità d’investimento”

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