Sidigas, il tribunale dissequestra 89 milioni di euro. Calcio e basket, ora si spera

Il tribunale di Avellino ha dissequestrato la maggior parte dei beni e dei conti che erano stato bloccati alla Sidigas dalla procura. La notizia arriva dai colleghi di SportChannel 214. Questa mattina il gip Marcello Rotondi ha sciolto le riserve e ha liberato 89 milioni di euro rispetto ai 97 posti sotto sequestro dal procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio.
Decisamente un punto a favore di De Cesare in questa ‘partita’ con i magistrati di Piazza D’Armi, il giudice delle indagini preliminari ha stabilito che non vi fossero più i presupposti per la misura cautelare, che oggi vincola solo 8 milioni di euro dei beni del patron. La convalida parziale del sequestro però conferma l’impianto accusatorio a carico di De Cesare, indagato per falso in bilancio, mancato pagamento dell’IVA e autoriciclaggio; la difesa sta comunque già preparando ricorso al Riesame per sbloccare gli ultimi 8 milioni contestando le accuse della procura.
La decisione di ‘liberare’ la maggior parte dei beni sequestrati probabilmente si basa anche sull’esito dell’istanza fallimentare: l’ok al concordato in bianco ha portato alla nomina dei tre commissari, guidati dal professore Nicola Rascio, che svolgono il ruolo di garanti dell’intero patrimonio della Sidigas nei confronti dei creditori.
Un notevole passo in avanti per le sorti di calcio e basket: rientrando a disposizione dei fondi e delle quote societarie, sarà più facile per Mauriello e De Cesare iniziare a costruire le squadre e programmare la prossima stagione; giornata decisiva su questo versante sarà domani quando è previsto un incontro tra i dirigenti Sidigas, commissari e il giudice fallimentare Patrizia Grasso, da dove sono attese indicazioni sull’iter procedurale.

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