Doppio raid incendiario, nel capoluogo ritorna la tensione

Ancora un brusco risveglio per il capoluogo irpino. Durante la notte sono state incendiate due auto; gli agenti di polizia della squadra mobile della Questura di Avellino, che indagano sul caso, non hanno dubbi sul fatto che la matrice sia dolosa. E probabilmente i due fatti potrebbero essere collegati.

La prima auto ad andare a fuoco, attorno alle 4.20 della notte tra sabato e domenica, è stata una Citroen grigia, parcheggiata davanti all’abitazione della proprietaria, che risiede in un alloggio popolare di via Francesco Tedesco. La donna ha legami con persone coinvolte nelle ultime vicende di cronaca che hanno fatto discutere in città. Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco che hanno domato in breve le fiamme, nessun dubbio sul fatto che l’incendio sia doloso.

Poco dopo, alle 6, a prendere fuoco questa volta è una Seat Ibiza, parcheggiata proprio davanti all’ingresso di un condominio di via Giovanni Battista. L’auto è di proprietà della compagna del titolare di un noto bar del centro città, sito nei pressi del tribunale. Le fiamme hanno avvolto immediatamente l’auto e hanno danneggiato una Smart che era parcheggiata lì a fianco. Il pronto intervento dei caschi rossi ha evitato che l’incendio potesse creare più danni. L’origine del rogo anche qui è sicuramente dolosa, chi ha agito non si è posto il problema di entrare fino all’interno del condominio e di dar fuoco all’auto posta davanti al portone d’ingresso del palazzo.

Proseguono senza sosta le indagini della polizia, non si esclude nessuna pista. Usura ed estorsione i probabili moventi degli atti incendiari; il fatto che le vicende possano essere collegate (viste le modalità e l’orario in cui sono avvenuti gli incendi) e messe in atto la stessa notte lascia pensare che si tratti di un segnale inquietante lanciato dagli autori nei confronti delle vittime e delle persone a loro legate.

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