Nuove verifiche per il tribunale: “Se sono negative lo chiudo”, parola di sindaco

“Si faranno gli accertamenti, e qualunque sia il risultato lo accetteremo. Se è insicuro, il Palazzo di Giustizia lo chiudo domani”: il sindaco di Avellino Gianluca Festa prende di petto la questione tribunale, attraverso queste parole rilasciate alla testata online The Wam al termine di una riunione che si è svolta questa mattina a Piazza D’Armi assieme ai rappresentanti della Camera Penale irpina.

Assente il presidente del tribunale Vincenzo Beatrice, in un incontro convocato dai penalisti a seguito dell’ennesimo sciopero proclamato a causa della mancata sicurezza del palazzo di giustizia di Avellino. Una questione irrisolta da tempo e che ha visto titubare a lungo sul punto tutti i protagonisti coinvolti: il comune di Avellino, proprietario dello stabile, che nonostante un finanziamento da 5 milioni di euro del Ministero di Giustizia non è mai riuscito a rendere esecutivo il progetto di messa in sicurezza; i rappresentanti dello stesso tribunale, che si sono limitati ad affiggere alle porte d’ingresso della struttura un cartello che invita gli utenti a lasciare il palazzo il prima possibile dopo aver fatto quanto dovuto, minimizzando a più riprese i problemi del plesso; infine la procura, pronta a chiudere le scuole ma non a fare lo stesso con il tribunale, un ufficio pubblico frequentato quotidianamente da centinaia di persone.

Al termine del confronto tra penalisti e il sindaco Festa, accompagnato dall’assessore ai lavori pubblici Genovese e dal vicesindaco Laura Nargi, il primo cittadino ha deciso di rompere gli indugi: “Credo che la situazione vada presa di petto – ha dichiarato sempre ai colleghi di The Wam – Questa vicenda non vede nessuno distratto o non coinvolto: se c’è qualcuno che sa, denunci. Basta con l’indecisionismo, ognuno di noi per quanto gli compete è responsabile. O il tribunale è agibile ed è tutto a posto o si blocca. Io non ho paura”. Il sindaco ha dunque annunciato ulteriori accertamenti (ma il tribunale è già stato dichiarato insicuro e non adeguato sismicamente, e Festa dovrebbe saperlo visto che c’è un progetto pronto da tempo a Palazzo di Città, e aggiornato con ulteriori 40mila euro spesi per pagare i professionisti incaricati proprio durante la sua amministrazione, ndr), verranno eseguite delle prove di carico sulla struttura: se dovessero fornire esito negativo, Festa si dice pronto a chiudere immediatamente il tribunale. E avrebbe già una soluzione alternativa dove trasferire gli uffici e le aule: quale sia però non ha voluto dichiararlo. “Ma il trasferimento avverrebbe in poche settimane”, rassicura

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