Avellino deserta ma inquinamento alle stelle: terzo sforamento consecutivo

Ancora uno sforamento, è il terzo consecutivo. Nonostante le strade deserte a causa del coronavirus, Avellino fa il pieno d’inquinamento. Nella giornata di ieri la centralina dell’Arpac di via Piave ha fatto segnalare un valore di pm10 nell’aria doppio rispetto al consentito (mentre quella di via Scandone ha registrato valori nella norma, ndr), e così gli sforamenti dall’inizio del nuovo anno sono arrivati a quota 29. Ricordiamo che in un anno la soglia massima consentita è 35.

Il periodo di clausura probabilmente starà spingendo a regime riscaldamento, stufe a pellet e camini (se non ben manutenuti disperdono molti fumi nocivi). Inoltre, basta affacciarsi dai balconi, i roghi agricoli vengono accesi senza sosta. Il comune capoluogo ha emanato una seconda ordinanza di divieto assoluto fino a fine marzo di abbrucciamenti, forse è il caso di intervenire con maggiori controlli e soprattutto convincere i sindaci dell’hinterland di fare altrettanto, altrimenti ogni sforzo sarà inutile.

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