370 rientri dal Nord, la famosa festa con oltre 200 persone: ecco come Ariano è diventata la nostra Codogno

Ariano da oggi è zona rossa. Divieto di entrare e di uscire dal comune, una misura drastica che il governatore De Luca ha assunto sulla scorta del report inviato questa mattina dall’Asl di Avellino.
Dati esposti all’interno dell’ordinanza regionale, motivando la decisione assunta. L’Asl ha rappresentato all’Unità di Crisi regionale l’aggravarsi ulteriore della situazione rispetto alle giornate precedenti, in cui già comune del Tricolle aveva mostrato numeri critici: fini a ieri i contagiati arianesi erano 13, portando Ariano ad essere il terzo comune più colpito della Campania dopo Napoli e Torre del Greco. Ma l’impennata di ieri ha lanciato l’ultimo allarme: i contagiati nella provincia di Avellino sono aumentati a 37, di cui 22 nel solo territorio di Ariano Irpino.
Ad alimentare il focolaio, secondo l’Asl, il dato relativo ai soggetti rientrati dalle ex zone rosse del Nord, che ammonta a 370 persone, e i contatti diretti ai soggetti contagiati, ad oggi ammontante a 125 persone (tutti posti in isolamento e sotto sorveglianza sanitaria), dato definito “suscettibile di considerevole aumento”, alla luce delle inchieste epidemiologiche in atto.
Una situazione, quella che vede coinvolti i cittadini del Comune di Ariano Irpino, che si sarebbe sviluppata a causa del primo contagio, avvenuto in circostanze che hanno coinvolto un elevatissimo numero di persone (oltre duecento), la ormai famosa festa di Carnevale dello scorso 23 febbraio in un locale della cittadina. Lì la prima diffusione, divenuta ormai incontrollabile: da qui la decisione di chiudere l’intera comunità. Come avvenuto, a suo tempo, a Codogno.
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