Movida-choc, il Prefetto ammonisce Festa, lui rilancia: “Rifarei tutto”

Nessun passo indietro, niente scuse. Anche se a strigliarlo ci si mette perfino il Prefetto. Il sindaco Gianluca Festa non fa marcia indietro e resiste, continuando a difendere la posizione.

Eppure anche la “sua” gente gli ha voltato le spalle. Il suo comportamento nel folle sabato sera di Via De Concilii è stato stigmatizzato da tutti, i cittadini hanno decisamente reagito male allo show del loro primo cittadino. Una reazione che dovrebbe far riflettere Festa, che fino ad oggi ha motivato e giustificato ogni sua azione per il fatto di avere la cittadinanza con lui. Fino a etichettare tutti gli altri come ‘rosiconi’.

Oggi però dare dei rosiconi a forze dell’ordine, prefettura e procura non deve essere così facile, ma comunque il sindaco non rinnega quanto fatto. E mentre Digos e carabinieri stanno mettendo assieme le immagini della serata per completare una precisa informativa da consegnare a Procura e Prefettura, le cui indagini potrebbero avere significativi risvolti per il primo cittadino, Festa continua, attraverso i media nazionali e locali, a difendere quanto fatto fino a negare l’evidenza che decine di video testimoniano frame dopo frame.

«Sorpresa e disappunto profondo sono stati i sentimenti che ho provato nel vedere quelle immagini»: le parole sono quelle del Prefetto Paola Spena rilasciate questa mattina ai cronisti presenti a margine delle celebrazioni della Festa della Repubblica. «Le regole che sono state violate sono quelle del distanziamento sociale. Appena due giorni prima avevamo tenuto con il sindaco un comitato sui servizi da applicare. Non ci sono state segnalazioni di criticità fino a poco prima della mezzanotte. E’ plausibile che una presenza istituzionale dinamica possa aver spinto ad un’aggregazione ulteriore. Tutto ciò volendo guardare nella migliore interpretazione e guardando positivamente alle scelte fatte» ha aggiunto il rappresentante di Governo con un tono da duro rimprovero. «Ci sono degli approfondimenti in corso da parte delle Forze dell’Ordine. Tutte quelle situazioni che evidenziano violazioni delle norme di distanziamento saranno analizzate e i responsabili saranno sanzionati. C’è stato da parte mia un richiamo di attenzione al sindaco sull’esigenza che il primo cittadino in qualunque contesto sia esempio e responsabile di comportamenti anche prevedendo situazioni di criticità e anche tenendo conto che è autorità sanitaria locale. Il rispetto delle norme sul distanziamento è un obbligo che abbiamo tutti a prescindere da chi sia presente. E’ un dovere civico e morale da mettere in campo» ha concluso la Spena, con un messaggio abbastanza chiaro, un richiamo al rispetto del proprio ruolo istituzionale, che tra l’altro è già il terzo per il sindaco in nemmeno un anno di consiliatura.

Ma l’ennesimo richiamo non fa cambiare idea a Festa, che intervistato un attimo dopo ha continuato a rilanciare. «Chi ha visto i video ha plasticamente verificato i miei tentativi di riportare i ragazzi alla calma. Nulla di offensivo contro Salerno, nulla per cui chiedere scusa. Ho calmato i ragazzi su quel coro, ho detto loro di pensare a noi» ha esordito il sindaco che poi ha replicato direttamente alla Spena: «Il Prefetto, anche alla luce del clamore, mi ha chiesto di comprendere cosa sia accaduto. Lo spiegherò, così come ho fatto in questi giorni, ma è giusto che il rappresentante dello Stato sappia ufficialmente. Un cartellino giallo? Aveva il dovere di chiedere lumi al Sindaco di Avellino, lo ha fatto con grande correttezza senza lasciarsi andare ad interpretazioni. So benissimo che abbiamo assistito ad uno spettacolo non edificante, ma in quel momento ho ritenuto necessario intervenire per calmare animi un po’ troppo esagitati. Poi, con l’aiuto delle Forze dell’Ordine, la situazione è tornata alla normalità. La reazione di tutti, almeno inizialmente, – prosegue il primo cittadino – è stata dettata da una cattiva ricostruzione dei fatti: i video che circolavano sul web non rappresentavano realmente l’accaduto. Chi ha commentato quei video lo ha fatto avendo un’idea distorta della questione. Avendo ascoltato quel che ho detto, ovvero la verità, l’opinione è un po’ cambiata. Non credo si siano incrinati dei rapporti istituzionali: l’importante è fare chiarezza. In merito a possibili sanzioni, se le forze dell’ordine mi chiederanno un chiarimento lo renderò. Quando una persona agisce legittimamente e con la coscienza pulita può ricevere contestazioni, ma si è mosso per salvaguardare la sicurezza della propria comunità. Lo rifarei? In caso di pericolo non mi tirerei indietro. Serve per mettere in sicurezza le persone? Lo faccio» ha concluso il sindaco.

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