Valery Gergiev, un concerto da antologia

Serata memorabile, nonostante l’organico ridotto per le norme anti-covid, con la Mariinski Orchestra diretta da un superlativo Valery Gergiev, ieri sera al Ravello Festival.

Il secondo appuntamento in cartellone per la 68esima edizione del  Ravello Festival ideato da Alessio Vlad ha riportato nella Città della Musica “uno dei direttori più legati a Ravello”.

Il genio russo ha spaziato dall’Italia di Rossini e quella vista da Mendelssohn, la Francia di Debussy per finire con la grande tradizione russa di Prokofiev. Ad aprire il concerto l’Ouverture de “La cenerentola” di Rossini e già dalle prime note la maestosità del suono della Mariinsky lasciano il segno nonostante l’organico ridotto imposto dalle norme sul distanziamento

Le mani di Gergiev si librano nell’aria con il solito piglio e dirigono a memoria la “sua” orchestra.

Il pubblico di Ravello, rapito da cotanta maestria è riuscito a strappare a Gergiev ben tre bis in un’impresa non semplice. Il maestro russo, davvero generoso, ha regalato un concerto che sarà difficile dimenticare.

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