Crisi aerospazio, appello al Governo: servono fondi per la ricerca

Non solo cassa integrazione, ma anche risorse per ricerca e sviluppo: così si salva l’aerospazio, così si salvano gli oltre mille operai irpini che lavorano tra Ema, Poema e Omi. Appello di Landini e Re David al governo

Il settore è in crisi, tutta colpa del lockdown. La ripartenza è lenta perché si lega all’andamento della pandemia. Accanto agli ammortizzatori sociali servono subito fondi per ricerca e sviluppo. Sos al governo sull’aerospazio: comparto di eccellenza che in provincia di Avellino tra Alta Irpinia e Calaggio conta più di mille addetti. Ema, Poema e Omi le tre industrie, fiori all’occhiello per il territorio. A Napoli gli stati generali con il leader della Cgil Landini e la segretaria nazionale della Fiom Re David. “Aprire un confronto con il Governo per dare prospettive al settore dell’aerospazio civile nel Mezzogiorno, dove sono presenti i più grandi e più tecnologicamente avanzati stabilimenti di costruzione di aerei, di cui la maggior parte a controllo diretto pubblico” – si legge nella nota diffusa a margine della convetion. “I parlamentari irpini si facciano promotori di un incontro a palazzo Chigi, ne va del futuro di un migliaio di famiglie e delle eccellenze produttive della nostra provincia” – ha aggiunto il segretario irpino Morsa.

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