“Corruzione e concussione”: archiviate le accuse al procuratore D’Onofrio
Il tribunale di Roma ha archiviato il procedimento penale nei confronti del procuratore capo facente funzioni di Avellino Vincenzo D'Onofrio che era stato indagato dai pm di Napoli per corruzione e concussione
Il tribunale di Roma ha archiviato il procedimento penale per corruzione e concussione, avviato dai pm napoletani Cimmarotta e Woodcock e poi passato per competenza ai colleghi romani, nei confronti del procuratore aggiunto di Avellino Vincenzo D’Onofrio. Il giudice ha accolto la richiesta della procura di Roma che ha ereditato l’indagine e che aveva sottoposto D’Onofrio a un interrogatorio durato oltre 5 ore, durante il quale il procuratore capo facente funzione di Avellino aveva fornito tutti i chiarimenti sulla vicenda.
La stessa inchiesta ha coinvolto anche un altro magistrato napoletano, Andrea Nocera, che presentò le dimissioni, a causa di questo procedimento, dall’incarico di capo degli ispettori del ministero della Giustizia. L’attività investigativa vide coinvolti anche l’ex senatore Salvatore Lauro (armatore dell’Alilauro) e l’armatore Salvatore Di Leva.
A far scattare l’indagine furono proprio le conversazioni intercettate attraverso un trojan, un captatore informatico, installato sul cellulare di quest’ultimo. D’Onofrio venne accusato di avere usato la sua posizione per ottenere biglietti gratis per una partita del Napoli a Torino con la Juventus e la riparazione, sempre gratuita, di una barca non sua ma di proprietà del suo amico Pasquale D’Aniello, vicesidnaco di Piano di Sorrento nonchè factotum di Acea in Campania, imbarcazione utilizzata da entrambi per delle gite nel Golfo di Napoli.
Per il tribunale di Roma dunque le accuse erano del tutto infondate. La decisione arriva in un momento particolare: proprio in questi giorni è attesa la scelta del Consiglio Superiore della Magistratura sulla nomina del nuovo procuratore capo della Repubblica di Avellino: D’Onofrio è uno dei nomi in campo e attualmente ricopre il ruolo come facente funzione dopo il pensionamento di Rosario Cantelmo.
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