Pratola Serra, insulti e minacce di morte a Gerardo Galdo

Resta alta la tensione in paese dopo lo scioglimento del consiglio comunale

“Infame, ti dobbiamo far mangiare la lingua, ti spezziamo le gambe, hai una “mazziata” preparata. Hai rovinato un paese, sei uno spione”. Queste le minacce contenute nella lettera anonima destinata a Gerardo Galdo capogruppo di minoranza ed autore di numerosi esposti in Procura contro l’amministrazione comunale di Pratola Serra. Una missiva listata a lutto che si chiude con una croce nera.

All’indomani dello scioglimento del consiglio comunale di Pratola Serra per infiltrazioni della criminalità organizzata, dunque, la tensione in paese resta alta. Galdo – a cui è arrivata la solidarietà del presidente della Provincia di Avellino Domenico Biancardi e dell’intero Consiglio provinciale – ha denunciato tutto ai carabinieri.

“Trovo assurdo – ha spiegato Galdo – una simile pressione contro chi dai banchi dell’opposizione si è limitato a fare denunce. Se il Ministero dell’Interno ha ritenuto di dover sciogliere il consiglio comunale significa che nei sei mesi che è stata a Pratola Serra la Commissione di accesso antimafia ha trovato qualcosa di veramente grave”. Ed ancora. “Io mi auguro che questa missiva sia il gesto di un esaltato”

Questa invece la nota del gruppo “Siamo Pratola Serra” : “Le minacce recapitate, infatti, sono dirette anche a chi, in questi anni, ci ha sostenuto e si è schierato a viso aperto e con coraggio con noi. Ancora una volta, siamo stati accusati di essere il male del paese, di essere portatori di odio, traditori ed infami. Non facciamo neanche ipotesi sull’autore o sugli autori di tale ignobile gesto, ma vogliamo chiarire che se di intimidazione si è trattata, è stato sbagliato sicuramente indirizzo. L’avvertimento, infatti, è di tacere e pensare agli affari nostri, ma l’omertà non ci appartiene proprio. Rispediamo, pertanto, al mittente i messaggi tipici di certi “ambienti” e chiediamo alle Forze dell’Ordine, verso le quali abbiamo sempre riposto incondizionata fiducia e alle quali ci siamo prontamente rivolti onde segnalare l’accaduto, di alzare il livello di attenzione al fine di prevenire “spiacevoli” eventi, fomentati, indubbiamente, dagli insulti – gratuiti – ricevuti in questi giorni ma che, con molta pazienza, abbiamo ignorato”.

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