Natale “blindato”, ore frenetiche per il nuovo Dpcm

Non sarà un “liberi tutti”: spostamenti tra regioni limitati ai parenti stretti e quarantena per chi rientra dall’estero

A pochi giorni dalla scadenza del Dpcm, il governo lavora al nuovo provvedimento che dovrà definire le regole per le feste bilanciando la necessità prioritaria di non far impennare nuovamente la curva epidemica con quella di dare respiro all’economia. Controlli per chi rientra dall’estero, spostamenti limitati in tutta Italia, misure per evitare assembramenti durante lo shopping, ristori anche per le attività che ruotano attorno al turismo invernale e che non potranno aprire tra Natale e Capodanno. Questi i punti cardine intoro ai quali ruota il nuovo provvedimento.
Partiamo dal capitolo mobilità: l’intenzione del governo è vietare lo spostamento anche tra quelle regioni che entreranno in fascia gialla di rischio. Il compromesso su cui si starebbe lavorando è quello di consentire gli spostamenti solo per raggiungere parenti stretti e congiunti. Per chi rientra da paesi esteri previsto l’isolamento.
Le misure per lo shopping: il nuovo Dpcm darà invece il via libera a una fascia oraria più ampia per l’apertura dei negozi, per evitare il crollo di migliaia di attività commerciali che dagli acquisti di Natale ricavano un terzo del fatturato annuo. Ma saranno potenziati i controlli: per evitare lunghe code davanti o all’interno dei negozi e per impedire gli assembramenti nelle vie e nelle piazze dello shopping, anche attraverso il contingentamento degli ingressi. I negozi potrebbero dunque ottenere il permesso di chiudere alle 22 e i centri commerciali potrebbero restare aperti nel fine settimana e nei festivi. In questo caso il coprifuoco potrebbe slittare alle 23. Resta la chiusura alle 18 di bar e ristoranti. Intanto, però, dai sindacati dei medici è arrivato un accorato appello all’esecutivo affinché non allenti a Natale le misure restrittive.

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