Fenestrelle e polveri sottili, è emergenza ambientale

Le acque del torrente ancora una volta bianche a causa dell'ennesimo sversamento abusivo mentre i livelli dell'inquinamento dell'aria hanno raggiunto punti critici. L'amministrazione Festa continua però a rimanere inerte

Erano bianche stamattina le acque del Fenestrelle, come documentato dalle immagini che ci hanno inviato i membri del comitato per la salvaguardia del torrente che hanno provveduto anche a denunciare l’accaduto ai carabinieri. L’ennesimo sversamento abusivo nel tratto che costeggia via Madonna De La Salette, l’ennesimo scempio ambientale nei confronti del torrente ormai simbolo purtroppo del degrado, dell’incuria e dell’inciviltà di alcuni cittadini. E poco anzi nulla hanno fatto anche le varie amministrazioni, riuscite quantomeno a intercettari i fondi per la riqualificazione del rio San Francesco, anch’esso destinatario di scarichi abusivi, ma senza aver pensato al corso d’acqua principale.

Non l’unico problema ambientale che l’amministrazione Festa è chiamata ad affrontare di petto: il livello d’inquinamento dell’aria ha raggiunto livelli a dir poco critici. Ieri si è registrato l’ennesimo sforamento, il 74esimo da inizio anno, con le centraline che segnalano una qualità dell’aria pessima: i valori delle pm10 hanno sfondato i 110 microgrammi al metro cubo, doppiando la soglia massima consentita, e anche le pm2,5, ancora più nocive, hanno superato abbondantemente i livelli di guardia.

Mai il capoluogo aveva raggiunto livelli così alti di smog, mai palazzo di città era stata d’altra parte così inerte: il sindaco Festa e il dirigente al settore ambiente, il comandante della polizia municipale Michele Arvonio, dopo l’ordinanza di febbraio che vietava i roghi agricoli e prevedeva una stretta sui fumi di stufe e camini, non hanno preso nessun altra iniziativa, senza per di più avviare i controlli necessari, tanto da far innervosire anche l’assessore all’ambiente Giuseppe Negrone.

Sstracciato il protocollo Priolo, che l’ex commissario definì con gli altri sindaci dell’hinterland, nessun altro piano strategico di contrasto all’inquinamento è mai sbarcato all’attenzione del consiglio comunale. Evidentemente per il comune la salute pubblica non è una priorità

 

 

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