La pandemia travolge anche l’Alto Calore: i negozi non pagano l’acqua, Ciarcia prepara un nuovo piano di recupero crediti per 25milioni di euro

L'ente, nel 2020, è passato da un tasso di riscossione dell’86% degli ultimi tre anni al 76 per cento dei giorni nostri. Dunque, al di sotto della soglia dell’80% fissata dal piano di ristrutturazione

Dopo aver falcidiato migliaia di attività commerciali, la pandemia colpisce anche le precarie casse di Alto Calore Servizi che fa i conti con dieci punti in meno sugli incassi legati alle bollette rispetto all’anno scorso, ovvero con ben 4 milioni di euro di introiti mancanti. Somma riconducibile, stando al report in possesso del presidente Michelangelo Ciarcia, proprio alle utenze commerciali che nella crisi hanno smesso di pagare l’acqua.

Così Alto Calore, nel 2020, è passata da un tasso di riscossione dell’86% degli ultimi tre anni al 76 per cento dei giorni nostri. Dunque, al di sotto della soglia dell’80% fissata dal piano di ristrutturazione definito per condurre l’ente di Corso Europa fuori dal rischio fallimento. Dieci punti in meno sulla riscossione e, di fatto un 25 per cento del fatturato che manca all’appello. Questa circostanza, dal punto di vista del bilancio che si andrà a chiudere, certamente inciderà. Ci sarà un utile, in ragione della pesante riduzione dei costi e del personale di questi anni, ma i 140 milioni di euro di debiti potrebbero lievemente aumentare.

Proprio per questo, L’amministratore Unico Ciarcia ha espletato e affidato la gara per l’affidamento di 5 milioni di euro di crediti. L’Azienda invierà nei prossimi giorni gli accertamenti e poi – in caso di mancato pagamento – potrà anche effettuare i pignoramenti. Nelle more, l’azienda si prepara a predisporre un’altra gara, da 25 milioni, per affidare ad un riscossore privato, anche qui col potere di fare i pignoramenti, 25 milioni di crediti. Si tratta di importi, manco a dirlo, tutti legati alle fatture delle attività commerciali, per importi tutti superiori ai 2.500 euro.

Nel 2021, dunque, Alto Calore conta di recuperare eventuali perdite legate al Covid e proseguire sulla strada di un lento e difficile risanamento che tuttavia in questi anni ha prodotto importanti risultati.

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