Sanità e covid, il disastro era annunciato

Spunta il dossier di una ricercatrice, ripreso da Il Mattino, che un anno fa annunciava il disastro Covid che si sarebbe avuto in Campania a causa dei tagli storici alla sanità

La sanità Italiana era impreparata all’emergenza covid ed il Senato lo sapeva già dal dicembre del 2019 grazie ad uno studio della ricercatrice del Cnr, Stefania Gabriele che denunciava i limiti della nostra sanità. A dirlo è il quotidiano Il Mattino che attraverso le battute del giornalista Gigi Di Fiore sintetizza i 10 anni di tagli alla sanità che hanno fortemente penalizzato il settore con ridimensionamento di personale, posti letto ed investimenti.

Tra il 2010 ed il 2018, si legge, l’Italia è stata capace di ridurre la spesa per il personale medico sanitario di quasi 2 miliardi e ci siamo presentati in guerra contro il covid con un sistema di finanziamenti alle regioni regolato dai “Patti per la Salute” annuali, s’imponeva alle regioni di non sforare oltre il 7% i bilanci altrimenti sarebbe scattato il commissariamento, che nel 2007 ha interessato Lazio, Liguria, Abbruzzo, Molise, Campania, Sicilia e Sardegna.

La Campania ne è poi uscita soltanto nel  2019. Squilibri economici e mobilità passiva hanno contraddistinto gli anni trascorsi, spese di personale e per le strutture sanitarie ridotte hanno costretto i pazienti a cambiare regione per potersi curare.  Con il blocco del turn over il personale a tempo indeterminato del 2019 rispetto al 2008 è risultato inferiore di 42.800 lavoratori. Posti letto drasticamente didotti, in Campania  tra 2008 e 2017 i medici sono diminuiti del 18% , gli infermieri dell’ 11%, del  20% il personale amministrativo

La carenza, più volte sottolineata durante quest’0 emergenza dal governatore De Luca, di medici anestesisti e chirurghi d’urgenza, dovuta anche ad una errata valutazione dei bisogni delle strutture, oltre alla scelta di occupazioni più redditizie nelle strutture private.

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