Serino omaggia don Carlo, il parroco venuto dal Nord con il Sud nel cuore

Piantato un albero di ulivo vicino alla chiesa di San Giuseppe che il sacerdote contribuì a ricostruire dopo il sisma "Don Carlo, spiega Antonio De Feo di Serino Sostenibile, ricostruì la chiesa come edificio ma seppe ricostruire anche la chiesa intesa come comunità". Il sindaco Vito Pelosi: "Piantare un albero vuol dire investire sul futuro. Ed oggi che siamo alle prese con l'emergenza coronavirus è importante riuscire a coltivare la speranza in un futuro migliore proprio come ci insegnò don Carlo"

Nel 1984 da Cremona giunse in una Serino ferita dal terremoto. E seppe ricostruire una comunità risollevandola dalle macerie. Nel giorno del funerale tenutosi a Cremona l’associazione “Serino sostenibile” ed il comune hanno voluto rendere omaggio a Don Carlo piantando un albero di ulivo vicino alla chiesa di San Giuseppe che il sacerdote contribuì a ricostruire dopo il sisma “Don Carlo, spiega Antonio De Feo di Serino Sostenibile, ricostruì la chiesa come edificio ma seppe ricostruire anche la chiesa intesa come comunità”. “Piantare un albero, continua Vito Pelosi primo cittadino di Serino, può sembrare un gesto semplice in realtà vuol dire investire sul futuro. Oggi che siamo alle prese con l’emergenza coronavirus e tutto ci sembra più complicato è importante riuscire a coltivare la speranza in un futuro migliore proprio come ci insegnò don Carlo”

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