Recovery fund: al Sud potrebbero essere destinati 100 miliardi

Si parte dalla quota riserbvata del 34%, ma sul capitolo infrastrutture si potrebbe andare oltre

Una quota riservata del 34% che a conti fatti tra fiscalità di vantaggio e investimenti per le infrastrutture potrebbe valere per il Mezzogiorno d’Italia qualcosa come 100 miliardi in tre anni. Dopo le parole del ministro per il Sud Provenzano che aveva parlato di quote anche superiori al 34% su nodi strategici come il recupero del gap infrastrutturale, dalla fervida discussione in atto sul Recovery fund filtrano le prime cifre. La partita da vincere, però, riguarda la qualità delle idee progettuali che si mettono in campo. Secondo il ministro bisogna puntare su ambiti che creino innovazione tecnologica, produttiva e sociale”. Provenzano cita l’esempio di San Giovanni a Teduccio a Napoli. Quando si passa al capitolo infrastrutture, però, le proposte restano le stesse: alta velocità Napoli-Bari e Salerno-Reggio Calabria, il rafforzamento della Catania-Messina-Palermo e l’asse Salerno-Taranto. Qualcosa di nuovo lo si vede, invece, sul fronte degli attrattori culturali: i Parchi borbonici in Campania, il parco costiero pugliese della cultura, dell’ambiente e del turismo

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